Si può svapare sul posto di lavoro?

17 Set 2019 | News

Svapare sul posto di lavoro è una delle principali libertà che la sigaretta elettronica ha dato ai fumatori. Un’esperienza di gusto e intrattenimento che non contrasta col normale svolgimento dell’attività. Se la sigaretta tradizionale è sinonimo di “pausa caffè, l’e-cigar invece ha con il posto di lavoro un rapporto completamente differente. Scopriamo come.

Dalla sigaretta all’e-cigar, cosa è cambiato sul lavoro

Così come nei luoghi al chiuso, sulla sigaretta tradizionale vige ormai l’assoluto divieto di fumare anche sul posto di lavoro d’ufficio. Oltre al disturbo verso i colleghi e di interruzione dell’attività lavorativa, il rischio è di subire una pesante multa. E invece per la sigaretta elettronica? L’e-cigar, differentemente dalla sigaretta tradizionale, ha dato la possibilità di fumare senza davvero interrompere le proprie azioni. Capita spesso di assistere a impiegati o manager continuare nelle proprie attività di scrittura o altro e contemporaneamente svapare. Da questo punto di vista la sigaretta elettronica ha rotto quel legame, tutt’ora vivo, tra fumo e pausa caffè. La tendenza è quella di non allontanarsi neanche più dalla propria postazione mentre si svapa.

E-cigar e job, si può svapare sul posto di lavoro?

Si può effettivamente svapare sul posto di lavoro, specie durante le ore d’ufficio? Come per la sigaretta elettronica in viaggio, anche in questo caso non c’è stata una legislazione o giurisprudenza precisa. Non c’è al momento una legge o sentenza che abbia definito illecito svapare sul proprio posto di lavoro. Questo esattamente perché con la sigaretta elettronica non c’è oggettivamente il bisogno di allontanarsi dalla propria postazione. Questo però non significa che svapare sia sempre comunque lecito. Da tenere conto è comunque sempre il regolamento aziendale. Se quest’ultimo vieta esplicitamente qualsiasi tipologia di fumo, anche svapare sul proprio posto di lavoro sarà considerato illegale. E chiunque andrà contro a questa disposizione rischia di essere denunciato dalla propria azienda o anche dai propri colleghi.

La giurisprudenza sul diritto di svapare

La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi in merito a un dipende licenziato dalla propria azienda dopo essere stato scoperto svapaere. Secondo la Corte è legittimo permettere il divieto di svapare a lavoro perché vanno tutelati anche i diritti dei colleghi non fumatori. Inoltre la Corte ha anche sancito che la violazione dell’obbligo del divieto di fumo da e-cigar non può essere oggetto di licenziamento per giusta causa. Questo perché i giudici hanno appunto confermato che lo svapare, consentito o meno, non è incompatibile con la continuazione della propria attività. Sempre perché non sussiste la necessità di doversi allontanare fisicamente, interrompendo di conseguenza la propria presenza.

Conclusione

In conclusione, nei luoghi di lavoro si potrà “svapare” solo se il datore di lavoro non lo ha esplicitamente vietato. E inoltre ha, contestualmente, valutato tutti i rischi connessi all’uso di quest’ultima (adottando in caso misure specifiche in campo di areazione, ecc.). Il datore di lavoro può provvedere in due modi:

  • vietare tassativamente e sempre l’uso delle sigarette elettroniche, con un provvedimento;
  • consentire di svapare ma assumendosi l’onere e la responsabilità con documentazione della valutazione rischi.

Seguici sulla nostra pagina Facebook Black Note Official Group e condividi con noi le tue esperienze sul posto di lavoro.